L’oro è tra i pochi elementi della natura a conservare un valore considerevole nel corso del tempo, sebbene negli ultimi anni sempre meno persone sono legate al mondo fisico e investono su risorse digitali, il valore prettamente economico dell’oro rimane costante e garantisce ottimi investimenti.
Sempre più famiglie, conservando diversi gioielli in oro ormai usati e logorati dal tempo, pensano di trasformarli in qualcosa di nuovo tramite la fusione. Nelle prossime righe analizzeremo nello specifico come si fonde l’oro e i motivi che spingono sempre più persone nel farlo.
Cos’è l’oro
Benché possa sembrare retorica è fondamentale, prima di approcciarsi al processo di fusione, comprendere cosa sia l’oro. Questo non è altro che un elemento chimico rappresentato nella tavola periodica con le lettere Au. Si identifica come metallo di transizione tenero, pesante e malleabile di colore giallo; quest’ultima caratteristica donata dall’assorbimento delle lunghezze d’onda del blu dalla luce incidente. Tale premessa è utile per comprendere quanto sia complessa la lavorazione di un elemento così particolare e sensibile. Ma ora analizziamo il processo di fusione dell’oro nei particolari.
Il processo di fusione dell’oro
L’attuazione di un’operazione di fusione dell’oro si divide principalmente in quattro passaggi: fusione, colatura, affinazione e fine del processo.
Fondere l’oro: grazie all’utilizzo di forni ad altissima temperatura è possibile fondere l’oro al raggiungimento di 1064°C. Sebbene molti possano pensare che la fusione avvenga in assenza di sostanze terze, in realtà insieme all’oro, all’interno del crogiolo (recipiente ad alta resistenza termica) vengono inserite piccolissime quantità di borace e salnitro; ideali per migliorare la diluizione e proteggere l’oro durante la variazione di temperatura.
Colare l’oro: il secondo passaggio subentra subito dopo il raggiungimento della temperatura di fusione ideale. Il crogiolo viene rimosso dal forno e si cola il metallo nelle staffe, cioè dei piccoli recipienti in ghisa cosparsi di olio di lino per eliminare la possibilità di abrasione dell’oro. Questo passaggio non è assolutamente da sottovalutare, infatti, necessita di una grande velocità per non permettere la creazione di grumoli eterogenei. Effettuata la colata si otterrà un piccolo, o grande a seconda delle quantità, lingotto che necessiterà di un’analisi specifica per determinarne la caratura esatta.
Affinare l’oro: quando si effettua la fusione di questo metallo lo scopo principale è quello di raggiungere il passaggio dell’affinazione. Tale processo risulta essenziale poiché consente di rendere puro l’oro e separarlo dalle leghe e metalli non conformi. Ciò accade perché in molti casi i gioielli, o l’oro in generale, viene fuso ad altre componenti metalliche per darne una forma più solida e compatta. In alcuni casi anche per mostrare più brillante e colorazioni differenti.
Fine del processo: il passaggio conclusivo pone termine al processo con l’immersione del lingotto prodotto all’interno di un recipiente contenente acido solforico. Tale condizione è molto importante per rimuovere gli scarti e soprattutto donare lucidità e brillantezza al risultato finale.
I motivi che spingono alla fusione dell’oro
Ma quali sono le motivazioni che spingono, o possono spingere, le persone a fondere l’oro?
Trasformare l’oro usato in qualcosa di diverso: tra i motivi più ricorrenti vi è la necessità di modificare dei gioielli usati e ormai lasciati a sé stessi in qualcosa di diverso, sia un lingotto o altro. Non tutti amano conservare l’oro in tanti piccoli elementi, trasformarli in una soluzione unica può risultare un’idea intelligente oltre che molto pratica.
Creare forme diverse: la richiesta di fondere l’oro spesso è legata al desiderio di creare qualcosa di nuovo. Il processo di fusione consente di unire forme più piccole e modificarle in qualcosa di differenti, eliminando anche i possibili elementi metallici superflui.
Valorizzazione economica: la fusione dell’oro viene in molti casi considerata un investimento. La rimozione di elementi metallici di scarso valore garantisce una valorizzazione economica importante ai propri gioielli.
Affidarsi ai professionisti di fusione dell’oro
Dai paragrafi precedenti si evince quanto sia importante effettuare il processo di fusione nel modo corretto per ottenere il massimo risultato. Affinché ciò possa accadere è essenziale affidarsi a professionisti del settore che da anni si occupano nel fondere e plasmare questo costosissimo metallo. Spesso si compie l’errore di lasciare a persone poco esperte il proprio oro e incorrere in un’operazione di fusione non efficace che non valorizzi al meglio questo nobile elemento della natura. Migliori saranno le qualità dell’attrezzatura e di colui che dovrà occuparsi della fusione, maggiori saranno le soddisfazioni nell’osservare il risultato finale.
Conclusioni
Il processo di fusione dell’oro si compone di quattro fasi principali, tutte estremamente importanti per ottenere la qualità migliore. Affinché nessuno dei passaggi venga trascurato è opportuno servirsi di servizi eccellenti e di mani esperte che garantiscano professionalità e grande dedizione.
Come si fonde l’oro?
L’oro è tra i pochi elementi della natura a conservare un valore considerevole nel corso del tempo, sebbene negli ultimi anni sempre meno persone sono legate al mondo fisico e investono su risorse digitali, il valore prettamente economico dell’oro rimane costante e garantisce ottimi investimenti.
Sempre più famiglie, conservando diversi gioielli in oro ormai usati e logorati dal tempo, pensano di trasformarli in qualcosa di nuovo tramite la fusione. Nelle prossime righe analizzeremo nello specifico come si fonde l’oro e i motivi che spingono sempre più persone nel farlo.
Cos’è l’oro
Benché possa sembrare retorica è fondamentale, prima di approcciarsi al processo di fusione, comprendere cosa sia l’oro. Questo non è altro che un elemento chimico rappresentato nella tavola periodica con le lettere Au. Si identifica come metallo di transizione tenero, pesante e malleabile di colore giallo; quest’ultima caratteristica donata dall’assorbimento delle lunghezze d’onda del blu dalla luce incidente. Tale premessa è utile per comprendere quanto sia complessa la lavorazione di un elemento così particolare e sensibile. Ma ora analizziamo il processo di fusione dell’oro nei particolari.
Il processo di fusione dell’oro
L’attuazione di un’operazione di fusione dell’oro si divide principalmente in quattro passaggi: fusione, colatura, affinazione e fine del processo.
Fondere l’oro: grazie all’utilizzo di forni ad altissima temperatura è possibile fondere l’oro al raggiungimento di 1064°C. Sebbene molti possano pensare che la fusione avvenga in assenza di sostanze terze, in realtà insieme all’oro, all’interno del crogiolo (recipiente ad alta resistenza termica) vengono inserite piccolissime quantità di borace e salnitro; ideali per migliorare la diluizione e proteggere l’oro durante la variazione di temperatura.
I motivi che spingono alla fusione dell’oro
Ma quali sono le motivazioni che spingono, o possono spingere, le persone a fondere l’oro?
Trasformare l’oro usato in qualcosa di diverso: tra i motivi più ricorrenti vi è la necessità di modificare dei gioielli usati e ormai lasciati a sé stessi in qualcosa di diverso, sia un lingotto o altro. Non tutti amano conservare l’oro in tanti piccoli elementi, trasformarli in una soluzione unica può risultare un’idea intelligente oltre che molto pratica.
Creare forme diverse: la richiesta di fondere l’oro spesso è legata al desiderio di creare qualcosa di nuovo. Il processo di fusione consente di unire forme più piccole e modificarle in qualcosa di differenti, eliminando anche i possibili elementi metallici superflui.
Valorizzazione economica: la fusione dell’oro viene in molti casi considerata un investimento. La rimozione di elementi metallici di scarso valore garantisce una valorizzazione economica importante ai propri gioielli.
Affidarsi ai professionisti di fusione dell’oro
Dai paragrafi precedenti si evince quanto sia importante effettuare il processo di fusione nel modo corretto per ottenere il massimo risultato. Affinché ciò possa accadere è essenziale affidarsi a professionisti del settore che da anni si occupano nel fondere e plasmare questo costosissimo metallo. Spesso si compie l’errore di lasciare a persone poco esperte il proprio oro e incorrere in un’operazione di fusione non efficace che non valorizzi al meglio questo nobile elemento della natura. Migliori saranno le qualità dell’attrezzatura e di colui che dovrà occuparsi della fusione, maggiori saranno le soddisfazioni nell’osservare il risultato finale.
Conclusioni
Il processo di fusione dell’oro si compone di quattro fasi principali, tutte estremamente importanti per ottenere la qualità migliore. Affinché nessuno dei passaggi venga trascurato è opportuno servirsi di servizi eccellenti e di mani esperte che garantiscano professionalità e grande dedizione.